top of page
  • Immagine del redattorezmagofficial

Senso di Monica Pennazzi in collaborazione con Ivan Macera

Il giorno 10 settembre 2Senso di Monica Pennazzi in collaborazione con Ivan Macera022, alle ore 16.00, Terra-Arte presenta, all’interno dell’edizione 2022, nella grotta dei Giardini di Jos, l’installazione , a cura e con un testo di Roberta Melasecca, con il supporto di blowart e Interno 14 next.


Dal testo critico della curatrice:

“[...] Monica Pennazzi realizza l’installazione Senso, all’interno della grotta dei giardini di Jos, con la decisa volontà di moltiplicare all’infinito il portato metaforico dell’indagine architettonica e artistica: un corpo, tessuto e attraversante, contenuto all’interno di un altro corpo -ventre scavato dall’opera dell’uomo e della natura- esperito attraverso il medium di un ulteriore corpo -il nostro- spinto oltre i limiti del sensibile e attivato in tutte le diverse modalità di attenzione. Il risultato è semplice e risiede nella vera natura dell’arte che, come affermava Maurice Merleau-Ponty, è quella di superare con un balzo qualunque forma di conoscenza che l’artista possa incontrare e di sognare un nuovo mondo nascente. Entrare nella grotta di Jos produce, dunque, un corto circuito mentale fra un incontro emotivo vissuto e una comprensione intellettuale (cit. Juhani Pallasmaa).


Il percorso esplorativo avviene attraverso un corpo labile, evanescente, quasi non-corporeo che si rivela non improvvisamente e nella sua interezza ma attraverso differenti e variabili punti di osservazione visiva e uditiva. Senso è una creatura generata da proprietà solide e tangibili in un ordine di segni e volumi, fissata da principi armonici, frantumata da componenti incorporee, fluide e transitorie, influenzate dalle alterazioni ambientali. È un luogo fenomenologico scandito e modellato da eventi statici e dinamici che si modificano con il respiro, le presenze e le assenze, liberando una rarefatta aura sonante, voce viva umanizzata costitutiva di un temporaneo paesaggio sonoro all’inverso, perché risultato di fattori non involontari ma di forme, materiali, gesti determinati dalla scelta artistica.


Senso è un habitat ampliato nel quale si realizza un passaggio osmotico costante di energia e informazioni alla conquista di nuovi status e punti di equilibrio e dove la materia, materiale e immateriale, possiede quelle caratteristiche intrinseche che permettono di trasformare, convertire e codificare i moti vibratori e le onde acustiche in un continuum “dentro” e “fuori” i corpi, i territori abitati dai corpi, i luoghi-non-luoghi dimore del sogno, del desiderio, dell’ispirazione, del pensiero. I confini stabiliti dalle assertività spaziali e temporali

chiamano, così, all’esplorazione dello sguardo, all’ascolto del canto delle colonne, alla figurazione nel cielo del monumento di una melodia (cit. Paul Valéry).


L’artista, dunque, apre ad uno spazio di comunicazione inter-soggettivo ed instaura un dialogo non apparente, silente ma non silenzioso, tra differenti inter-corporeità che procedono per impreviste e susseguenti relazioni tra figurazioni incarnate e visioni evocate da mondi immaginati. Allora, “il contenuto e il significato dell’arte diventa epico nel senso che rappresenta una metafora vissuta dell’esistenza umana nel mondo.”(cit. Juhani Pallasmaa)

1 visualizzazione0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page