Il thriller “Blue Bird” di Fabio Bernardini si apre su un prologo agghiacciante: ci troviamo a Londra, all’interno di un teatro dove si sta svolgendo l’ultimo atto dell’opera “Il Mercante di Venezia” di William Shakespeare; in prima fila c’è Ester Taylor, una nota imprenditrice dell’alta moda femminile.
Improvvisamente, la donna si allontana dal suo posto per rispondere a una telefonata; trascorso diverso tempo, l’amica con cui era andata a teatro comincia a preoccuparsi. L’autore segue la donna verso i bagni, dove si suppone si sia recata Ester, ma non l’accompagna all’interno; in questo modo egli crea un clima di tensione fino al momento in cui si sente un urlo di terrore: l’amica di Ester esce dalla toilette correndo a perdifiato, con le mani e i vestiti inzuppati di sangue. In seguito tutto accade rapidamente: il teatro viene messo in sicurezza affinché nessuno possa entrare o uscire, e giunge sul posto un’ispettrice del Metropolitan Police Service, che si avvia verso il bagno con un anatomopatologo per verificare le condizioni della vittima. Ciò che vedono li sconvolge, nonostante siano abituati alle scene del crimine più cruente: Ester Taylor non è stata solo uccisa barbaramente ma è stata sbranata; inoltre, elemento ancora più inquietante, il suo cuore è stato asportato.
Alla fine del prologo rimane una sensazione di disagio che non abbandona il lettore; la sua attenzione viene poi dirottata su quello che è il protagonista dell’opera, Luca Bonanni, condotto a un appuntamento che non ha potuto rifiutare con un agente di Scotland Yard - «Cosa vuole la polizia inglese da un funzionario di un museo antropologico? Oltretutto sono stato prelevato con l’inganno; la lettera inviatami dal ministro fa riferimento a un ritrovamento di antichi resti qui a Milano che devo esaminare e che uno sponsor avrebbe poi pagato le spese per portare tutto a Roma. Si può sapere che sta succedendo?».
Luca non è sempre stato un semplice dipendente di un museo; la sua vera professione è stata quella di criminologo esperto in omicidi perversi e in pratiche antropofaghe: è per questo motivo che è stato richiesto da Jennifer Capobianco, ispettrice di Scotland Yard, dopo il secondo omicidio avvenuto con le stesse modalità di quello di Ester ma questa volta a Milano. Accantonata l’ipotesi di un attacco animale, ciò che resta è la tremenda idea di un cannibale seriale; Luca e Jennifer cominciano quindi a indagare, scoprendo dei crudeli esperimenti sugli esseri umani, e rivelando raggiri e menzogne che li metteranno in serio pericolo.
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