A dir poco meraviglioso! Aspettavo con ansia la conclusione della trilogia della storia di Bianca. Una storia profonda, mi ha trasportata in quegli anni con grande maestria. Bianca, la protagonista, donna indipendente ed emancipata, con un equilibrio interiore fragile.
La descrizione dei personaggi secondari è molto dettagliata, ci sono dei colpi di scena che danno un pizzico di suspense.
La lettura è molto scorrevole, e se me lo permettete passandomi il termine, "dolce", l'ho divorato in due giorni. Non vi dico altro per non spoilerare. Mi raccomando leggetelo, non ve ne pentirete.
Trama: Bianca ha lasciato la Svizzera e lavora a Pavia dove, grazie all’eredità della signora Cattaneo, ha aperto un laboratorio di pizzi e merletti con l’aiuto di Virginia. Gilda cresce serena, circondata dall’affetto di Maria, Ida e Giovanna, la quale, recuperata la memoria, cerca ora di recuperare anche il tempo perduto nella vita della figlia e della nipote.
Quando Bianca decide di far crescere la propria attività e trasformarla da semplice laboratorio artigianale a vera e propria casa di moda, si scontra con le difficoltà economiche di un tale progetto e soprattutto con i pregiudizi in cui è ancora immersa la provincia italiana degli anni Sessanta nei confronti di una donna che, da sola, vuole fare impresa...
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