Niky Marcelli è uno scrittore entusiasta, ricco di vita, passione, scrittura meticolosa, fluida, ironica e magica, intrisa di quel tono familiare e distaccato che tanto amo perché fa sentire a
casa ma allo stesso tempo ti tiene lontana dalle pagine proprio perché non ti conosce ma in qualche modo deve avvicinarti alla storia.
La storia di Lince, in questo caso, di Martina, che è scomparsa. Martina che la notte di Halloween viene ritrovata morta sulla spiaggia col vestito da strega della magia nera. E pare proprio una magia nera, un oscuro mistero, un incantesimo quello che è avvenuto. Lince, detective ed ex poliziotta vuole indagare e vederci chiaro con quel suo fare da donna in prima linea, incazzata, ironica, forte e stanca. Ma grintosa. Un bel personaggio che già nelle prime pagine fa acquistare molti punti a Niky e alla storia stessa. Martina è morta ma si parla solo di lei. Un po’ come di tutti i morti che anche se assenti, pur nella loro scomparsa, fanno ruotare tutto attorno a sé.
E allora un po’ come in Twin Peaks quando scompare Laura Palmer o come nei gialli ove il thriller si mescola nella notte con i volti della criminalità, con i locali pieni di fumo e alcol e le indagini di un dipartimento di polizia troppo lento e gli occhi attenti di una detective che vuole fare di testa sua, ecco che forse serve fare tanta luce e anche quando la si fa, bisogna ricominciare daccapo. Sarà che serve la lanterna di Jack O’Lantern? O magari l’aiuto degli spiriti? Accendete una candela e mettetevi sul letto, luce soffusa e profumo di vaniglia, sete di oscurità e magia: leggete la strega spiaggiata e fatevi rapire da un delitto sensazionale.
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