In anteprima assoluta su Sky tg24 il nuovo singolo di Davide Melis, “MOLTE MULTE”, ci porta nel “girone infernale” di multe e sanzioni. Protagonista del videoclip (https://youtu.be/Fc3nLenNDsQ) è l’uomo comune, un “looser” sommerso da multe e sanzioni, tasse e ingiunzioni di pagamento, buste e cartelle esattoriali: aprendole una dopo l’altra, e leggendone le motivazioni, entra in una specie di trance e immagina di trasformarsi in Joker, impugnare una mazza da baseball per “farsi giustizia da sé”. Il sound fresco,
caratterizzato da riff di synth e tastiere, grazie all’arrangiamento di Edoardo Bruni vuole proporre proprio una visione autoironica del testo.
Ne abbiamo parlato con Davide...
Come è nata “Molte Multe”?
È nata dalla voglia di comunicare un disagio verso un sistema che non condivido, il fastidio e l’impotenza di fronte alla perdita del “buon senso” e al sempre più frequente utilizzo di multe e sanzioni, non finalizzate realmente a favorire il rispetto delle norme, quanto a far tornare i bilanci delle amministrazioni nel tentativo costante di spremere dai portafogli della gente più soldi possibile, eludendo il principio della proporzionalità; infatti si crea una grande disparità tra chi può permettersi di pagare e chi si ritrova sommerso da “cartelle” che lievitano nel tempo. Questo brano rappresenta qualcosa di nuovo nel mio percorso (così come i prossimi
brani che usciranno), un’importante punto di svolta o per lo meno di evoluzione rispetto al passato. Ho imparato ad “ascoltare meglio” il mio istinto creativo e a scrivere canzoni che prima di tutto rappresentino ed emozionino me stesso, quello che sono e che penso: senza compromessi. Per questo ringrazio anche i miei nuovi collaboratori Edoardo Bruni e Raffaele Abbinante.
E del video cosa ci dici?
Nasce da un’idea di Raffaele Abbinante, assieme a me e al videomaker Paolo Meroni; visto che avevo postato in passato alcune fotografie truccato da joker e dopo aver visto l’eccezionale interpretazione di Joaquin Phoenix nell’omonimo film, ha pensato che si potesse creare una specie di cortometraggio per raccontare di “un uomo comune” che, a causa di una situazione percepita come profondamente ingiusta, nell’incapacità di reagire, si trasforma nella sua parte folle e distruttiva perché non vede altra via d’uscita da questo tunnel che, invece che nero, abbiamo immaginato…VERDE, come il colore della rabbia e come il verde di chi è al verde. La reazione non può che tradursi in un impeto di ribellione, di rabbia ed estrema esasperazione, tra le lacrime di disperazione e le folli risate di chi non può fare altro che prendersi gioco dell’assurda situazione, purtroppo comune a molti (forse troppi).
Il precedente singolo si chiama “Generazione Covid”, molto attuale, ti va di parlarcene?
“Generazione Covid", è “racconto ironico” su fatti, purtroppo, estremamente seri. La pandemia, il lockdown, i contagi, la paura, l’isolamento e la nostra “umana fragilità”… Abitudini spesso stravolte come poche altre volte nella storia della civiltà. Ma noi siamo ancora qua… In piedi e a testa alta a lottare tutti i giorni in questa vita che spesso, è “vita solo a metà”. https://youtu.be/3XgjbWZji0U
E allora, cosa stai preparando per i prossimi mesi, dal punto di vista artistico?
Per ora sto pianificando la pubblicazione del prossimo singolo per il mese di Aprile e del mio secondo album dal titolo “Secondo Me(lis)” che mi auguro uscirà entro l’anno; spero possa emozionare e far riflettere chi mi ascolta… Sempre tra un ironico sorriso e un filo di sana e polemica rabbia.
www.davidemelis.it
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