“Taking Stock”, in radio e negli stores dal 7 ottobre, è il nuovo singolo di Stefano Bertozzi , un
brano profondo, incentrato sul concetto di crescita, di evoluzione che è essenziale per trascorrere con serenità ed equilibrio la vita dopo i 50 anni. Dal punto di vista artistico, Stefano propone sonorità di spirito country coniugate con la musica pop, mentre l’accento è posto sul testo e sulla melodia che lo accompagna; la chitarra acustica è suonata da Stefano stesso, gli arrangiamenti sono stati curati insieme a Francis Gorini del London Mixing Studio.
Un lavoro che vuole incoraggiare gli ascoltatori più maturi ad una riflessione sul senso della vita e sulle cose che realmente contano, quali la famiglia e gli amici, pertanto la scelta stessa di un lyrics video (realizzato da Milo Barbieri) sottolinea l’importanza che si vuol riservare al messaggio, ponendo in evidenza il testo e rendendolo fruibile immediatamente all’ascoltatore.
Ne abbiamo parlato direttamente con il cantautore bolognese…
Come è nata l’idea di “Taking Stock”?
Dalla rilettura del Capitolo I dell’Etica Nicomachea di Aristotele che verte sul concetto di felicità. Secondo Aristotele, la felicità, pur essendo un “sommo bene”, è legata alle vicende del mondo esterno per sussistere. Pertanto, la nostra felicità è un’attività che rappresenta l’agire virtuoso dell’uomo inteso come “animale politico” impegnato nella società. Con l’incedere degli anni, la mente comincia a ripercorrere i momenti più salienti dell’esistenza vissuta cercando di capire quali sono stati gli “elementi” che ti hanno reso felice e quelli di cui una persona va meno orgogliosa. Per questo, ho deciso di dedicare una mia riflessione alla felicità che assume sapori e connotazioni differenti rispetto ai primi anni della giovinezza. Come sempre, il brano è stato registrato al London Mixing Studio di Londra con l’aiuto di Francis Gorini che, insieme a me, ha curato gli arrangiamenti. Ho suonato la chitarra acustica e scritto musica e parole. Penso che il connubio funzioni piuttosto bene.
Hai scelto per questo singolo un Lyrics video, perché?
Trovo il lyrics un onorevole compromesso fra il desiderio di condividere il mio messaggio e le
pressanti esigenze odierne. Devo ammettere, infatti, che il mio amore per i video è limitato. Sono cresciuto con le cuffie in testa ad ascoltare la musica nella calma di camera mia, pertanto faccio ancora fatica ad abituarmi, anche se comprendo il fenomeno perché oramai i giovani e le persone si scambiano immagini prima ancora che pensieri, opinioni ed emozioni. In questo caso, ho voluto porre in rilievo il contenuto del brano, anche visivamente.
Video: https://youtu.be/bs6Luym3A0Y
Hai spesso trattato tematiche impegnate, dai risvolti sociali importanti, come mai questa scelta che, oggi, appartiene a pochi?
Credo che il mondo cantautorale abbia il dovere di contribuire a ridare speranza ai giovani
richiamando la scala valoriale della nostra Europa che è ricca e piena di utili insegnamenti... Adesso viviamo nel mondo dell’effimero e dell’inutile. Siamo bombardati da influencers – alcune delle quali sono state create da algoritmi - che ci dicono come ci dobbiamo vestire per essere “cool” durante il periodo estivo, quale smalto usare e quali tipo di scarpa è quella giusta per andare a Parigi con gli amici. Tutto è diventato rapido, deve arrivare subito ed è senza scopo. Il successo “odierno” è percepito come “un colpo di fortuna” perché il personaggio del momento è riuscito ad essere selezionato per un show in TV.
Sembra che la società sia accompagnata nuovamente verso il “panem et circenses” con il rischio, però, che il panem venga sottratto a numerose fasce della popolazione che lotta per far quadrare i conti ogni settimana. Oramai aver lasciato campo libero alla finanza e spezzato il legame fra lavoro e valore ci sta portando verso un futuro oscuro e preoccupante. A questo si aggiunge che la scuola non forma più e che le persone si informano poco e leggono meno. Sono quindi facili prede di coloro che spargono messaggi “infidi” sui social poiché non hanno sviluppano a sufficienza il loro spirito critico.
Ho scritto brani che trattano dello spinoso problema della disoccupazione (Help me Tonight) e delle crescenti disuguaglianze (Inequality) che stanno lacerando il tessuto delle nostre società. Però, è altrettanto vero che ho scritto numerosi brani sui sentimenti e l’amore. Ma questo non rientra di certo nell’alveo dell’originalità.
I tuoi artisti preferiti?
Beatles, Buffalo Springfield, Elton John, Eric Clapton, i Simply Red, David Bowie, Cold Play, Red Hot Chili Peppers, i due Lucio, Battisti e Dalla, i due Francesco, De Gregori e Guccini ed Enzo Avitabile con la sua Soul Express. Qui mi fermo, non vorrei finire l’inchiostro.
Quali sono i tuoi progetti artistici presenti e futuri?
Ho preparato parecchi brani nuovi e ricantato alcuni brani a cui tengo molto. Nel 2023, esco con due inediti che, dopo aver scritto e musicato, ho cantato insieme a due colleghi. Non aggiungo altro.
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